BATTERIOSI DEL KIWI

11/06/2012

PUNTATA DI AGRILINEA NEWS SULLA BATTERIOSI DEL KIWI: NON C’E’ CURA SE NON NELLA PREVENZIONE. DIFFIDARE DI CHI VENDE PRODOTTI MIRACOLISTICI

Contro la batteriosi del kiwi, al momento, non esiste alcuna cura miracolosa. Si possono ottenere risultati solo intervenendo in prevenzione. Questo il concetto fondamentale emerso giovedì durante la trasmissione televisiva organizzata dallo studio cesenate Agrilinea news e condotta da Sauro Angelini. Presenti sul palco i maggiori esperti e ricercatori italiani in materia di kiwi e cancro batterico. Marco Scortichini, direttore CRA-Frc Unità di Ricerca per la frutticoltura di Caserta, è stato categorico: «Occorre fare molta attenzione e diffidare di chi vende, o meglio spaccia, prodotti miracolistici che potrebbero guarire il proprio impianto. Allo stato attuale, non esiste nulla di simile scientificamente testato e certificato. Se qualcosa è allo studio, si è ancora a livello di ricerca». Ha poi detto che negli ultimi anni sono stati fatti grossi passi avanti nello studio della malattia, capendo certi meccanismi d’azione e le migliori condizioni in cui si sviluppa. Sulla base di questi dati, si può già agire in prevenzione. Gli accorgimenti riguardano eliminare e bruciare le piante sospette, fare attenzione alle potature, disinfettare post potatura o post grandinata tramite trattamenti con sali di rame. Francesco Donati, vicepresidente Confagricoltura Ravenna, ha posto l’accento sul reddito degli agricoltori. «Se manca il prezzo, tutti questi discorsi rischiano di diventare inutili. Purtroppo assistiamo a un triste spettacolo: alcune delle nostre cooperative si fanno concorrenza tra loro, al ribasso, sulla pelle degli agricoltori. Temo che molti abbiano delle lacune nelle capacità di commercializzazione e cercano di coprirle con alibi. Prima insistono perché ci si associ, ma poi una volta dentro ai produttori vengono lasciate le briciole e tutti i soldi dell’Europa vanno a coprire le spese di gestione degli stabilimenti oppure a costruire nuove sedi». Il tema della qualità è stato affrontato anche dal deputato Sandro Bartolini: «Si parla tanto di qualità, dando per scontato che i nostri prodotti sono sempre ottimi. Ogni tanto, invece, dovremmo chiederci se la nostra qualità è percepita come tale dai consumatori. E il mondo della ricerca dovrebbe concentrare i propri sforzi per andare incontro ai gusti dei consumatori». Gusti che sono sempre quelli: frutta dolce, se possibile profumata, raccolta ad un giusto grado di maturazione.
Fonte: Corriere di Cesena

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